Giornata della Memoria a Piasco

Le impronte della memoria

Un sentiero condiviso, una via su cui inciampare e su cui riflettere

Scuola Secondaria  e Scuola Primaria di Piasco

 

C’è chi inciampa per distrazione. C’è chi inciampa per indifferenza. E l’indifferenza ha permesso che molti crimini venissero commessi. C’è chi inciampa perché ha le scarpe slacciate. E noi di scarpe slacciate nelle immagini del museo di Auschwitz ne abbiamo viste tante.

Sono alcune delle frasi pronunciate dagli alunni e dalle alunne della Scuola Secondaria di Piasco che il 27 gennaio hanno celebrato il Giorno della Memoria intorno alla pietra d’inciampo dedicata a Giuseppe Gallina e posta a Sant’Antonio. E’ stata una giornata corale che ha visto protagonisti gli alunni della Primaria e della Secondaria che, insieme, hanno realizzato, nei giorni precedenti, più di trecento sagome a forma di impronta sulle quali hanno trascritto frasi, citazioni e riflessioni personali legate ai crimini perpetrati più di 80 anni fa, ma anche ispirati alle atrocità del mondo contemporaneo. Le impronte sono state quindi collocate lungo le vie che dalla scuola e dal municipio di Piasco conducono alla pietra d’inciampo. Nella Giornata della Memoria, le classi, accompagnate dalla Dirigente scolastica e dai docenti, dalla Sindaca con la giunta comunale, da tanti genitori e cittadini consapevoli, hanno raggiunto la pietra d’inciampo, condividendo un pezzo di strada, ma soprattutto un progetto e un ideale di solidarietà e di pace. 

La giornata rappresentava la meta di un percorso di consapevolezza iniziato a scuola con la testimonianza della dott.ssa Paola Gallina che ha incontrato i ragazzi per raccontare le vicende di cui è stato protagonista il padre: la cattura da parte dei nazifascisti nell’agosto del 1944, il trasferimento in Germania, nel campo di lavoro di Kirchmoser, la fame, l’angoscia, fino alla liberazione e al ritorno a casa, nella primavera del 1945.

Intorno alla pietra d’inciampo si sono tenuti i discorsi della Sindaca, della Dirigente e della dott.ssa Gallina, gli alunni della Primaria hanno letto alcune poesie di Anna Frank e dei bambini di Terezin e gli alunni della Secondaria hanno condiviso con i presenti il proprio manifesto della memoria: una sintesi che conserva le parole che, durante il percorso affrontato in classe, sono state per loro più significative.

C’è chi inciampa e si rialza più forte di prima. Meno distratto. Meno indifferente.Più consapevole. E su quelle orme, su quelle impronte vuole tornare.Per capire. Per comprendere. Per ascoltare. Per saper riconoscere e per saper scegliere. Per imparare ad avere uno spirito critico. Per interpretare un linguaggio che magari è cambiato nei modi, ma non nei contenuti. Perché il dolore di ieri, non è diverso dal dolore delle guerre di oggi. Perché l’orrore di ieri, non è diverso dall’orrore delle guerre di oggi. Perché la fame di ieri, non è diversa dalla fame di oggi. Perché anche oggi ci sono viaggi senza ritorno. Oggi ci sono viaggi che finiscono in fondo al mare. Oggi ci sono viaggi che si fermano contro un muro. E allora torniamo su quelle impronte. Che siano per noi testimonianza. Che siano per noi un messaggio di pace.

Gli alunni e le alunne della Scuola Secondaria di Piasco