Progetto di educazione civica NEPAL - PIASCO
“Dona, per sorridere. Sorridi, nonostante tutto”
Esperienza di condivisione della famiglia Giolitti presso la Scuola Secondaria di Piasco
Giovedì 19 dicembre 2024 la famiglia Giolitti, insieme ai figli Martino e Adele, nel pomeriggio, durante l’orario scolastico, ha portato la testimonianza di ciò che hanno vissuto in un’esperienza compiuta per 15 giorni nel mese di novembre in Nepal, un Paese compreso tra India e Tibet e conosciuto per i templi e per la catena montuosa dell'Himalaya, dove si trova il Monte Everest, un paese dell’asia meridionale dove ci sono diverse zone in cui regna la povertà materiale e sociale nelle famiglie. Qui una decina di anni fa, un’associazione chiamata “ CECY ONLUS” comincia ad operare dopo la prematura scomparsa di Cecilia a soli 20 anni. I promotori di questa associazione, i genitori di Cecilia, hanno compiuto diversi viaggi in Nepal nel corso di questi 10 anni. La famiglia Giolitti è fra coloro che si sono uniti in quest’ultimo viaggio di solidarietà. Sì, un viaggio di solidarietà e non turistico, per conoscere quella realtà, quel modo di vivere, dove le abitazioni sono scaldate solo con stufe a legna, dove fa molto freddo, dove per fare le camminate in montagna ci sono degli aiutanti che trasportano tutto il materiale necessario, gli sherpa. Per gli sherpa questo è un lavoro ben retribuito; anche studenti universitari sono disponibili a fare questo servizio.
Nel corso di questi 10 anni la CECY ONLUS ha realizzato più progetti : due scuole, un acquedotto e una casa famiglia che accoglie 45 bambini e bambine in situazioni di estrema povertà e abbandono.
La famiglia Giolitti ha saputo coinvolgere i ragazzi della scuola secondaria sorteggiando qualcuno che, salito sul palcoscenico, poi sceglieva un oggetto che rappresentava un aspetto del Nepal: lo zaino, il sacco a pelo, la scuola, la casa famiglia, la bandiera nepalese… Venivano poi proiettate delle foto inerenti la tematica e infine è stato proposto un gioco a quiz in cui bisognava rispondere a ciò che era emerso nel racconto dei protagonisti. A conclusione sono stati offerti dei doni.
La conoscenza di questa realtà, seppur lontana dai ragazzi, ha fatto crescere la loro sensibilità verso popolazioni più povere perchè “le persone diventano felici donando”.